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h 2:30

Reisezeit

6,50 Km

Pfadlänge

290 mt

Höhenunterschied

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Quest'oggi siamo a Verzi, frazione di Loano, sita nella prima collina, ai piedi del Monte Carmo.
Il nostro itinerario parte nei pressi della pizzeria "L'Agricola", storica attività loanese dove si può gustare ogni sera, rigorosamente seguendo l'antica ricetta ligure che prevede l'utilizzo della farina di ceci, una buonissima farinata cotta nel forno a legna. E' proprio qui accanto che posteggeremo l'auto.
La borgata principale da cui comincia il cammino è Borgata Case che seguiamo in leggerissima salita verso monte fino all'incrocio con Borgata Isola Superiore, sulla sinistra, la percorriamo attraversando un ponte che sovrasta il torrente Nimbalto. La strada continua seguendo una curva e poi un'altra ancora, passando davanti alla piccola chiesetta della Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta, meglio conosciuta come Cappella dell'Isola.
La località in cui ci troviamo è caratterizzata da case basse e molto spesso rurali, (alcune molto ben recuperate) muretti a secco, orti e uliveti. Proseguiamo senza sosta quasi al culmine della via, dove un ponte in cemento riattraversa il rio che ora abbiamo affiancato sulla destra. Lo ignoriamo per soffermarci invece sulla piazzola dove vi è un più caratteristico ponte romano, eretto nei pressi della sorgente "Pastunei" dalla quale riempiamo le borracce.
La zona è molto caratteristica, una sorta di piccola oasi di pace dove rilassarsi ascoltando il fragore delle acque che scorrono verso il mare.
Tra i sassi e le fronde si formano di tanto in tanto pozze d'acqua cristallina dove il riflesso del cielo azzurro le fa sembrare tanti piccoli laghetti.
Ci rimettiamo di buona lena sulla strada principale e ignoriamo, in borgata Molini, la palina che indica "Santa Libera" per proseguire a destra, sempre in leggera salita. Seguiamo il torrente, attraverso un sentiero caratterizzato da zone umide e arbusti bassi. A colpire la nostra attenzione sono le numerose coltivazioni di piante di eucalipto nella qualità Baby Blue e Cinerea, quasi esclusive di queste zone e della Val Maremola.
Si tratta di una forte tendenza in continua espansione, orientata allo sviluppo della coltivazione del "Verde Ornamentale" chiamato anche "L'Oro Verde" talmente redditizio da spingere talvolta alla riconversione di frutteti e oliveti. Parallelamente sono nati cooperative e consorzi per il conferimento del verde. Il mercato maggiormente interessato all'acquisto di questo tipo di piante è orientativamente olandese e belga. Periodicamente la potatura delle fronde prende la volta del mercato generale dei fiori di Sanremo per poi partire verso il nord Europa.
Ritornando al percorso, il termine dell'asfalto coincide con la chiusura della strada carrabile per proseguire in seconda battuta su un selciato con evidenti segni di pneumatici di MTB. In corrispondenza di questo bivio ci incuriosisce un orto coltivato a cavoli , con alcune persone che ci lavorano. Da buoni cantastorie sempre in cerca di aneddoti da raccontare, richiamiamo l'attenzione su di noi e ad avvicinarsi è Valentina Pistone, una giovane agricoltrice locale.
Facciamo presto amicizia e le raccontiamo del nostro progetto di valorizzazione del territorio che prevede anche la conoscenza di realtà come la sua.
Valentina, classe 1987, ci invita a varcare il cancello artigianale in legno, composto prevalentemente da tavole di recupero e ci fa accomodare su due cassette della
frutta rovesciate. Ci racconta che la sua azienda agricola "Le Giaie", fondata insieme ai genitori Silvano e Piera, opera da molti anni nel comprensorio, dividendosi tra Verzi di Loano e Giustenice.
Tipico esempio di azienda frazionata dell’entroterra ligure proprio per l’asprezza del territorio. Valentina ha deciso di mantenere la tradizione rurale e di effettuare, probabilmente contro tendenza, un’agricoltura rispettosa affidandosi quindi molto al lavoro manuale.
Nel 2009 inizia la sua avventura alla guida dell’azienda di famiglia, precisamente tre anni dopo il conseguimento del diploma di Agrotecnico.
Si racconta cosi: "Tante le iniziative ed i miglioramenti intrapresi negli anni, già avviati dai miei genitori, che nei primi anni '90 costruirono le prime strutture a tunnel consentendo così la coltivazioni di ortaggi durante tutto l’anno e presenti oggi in Borgata Isola Inferiore qui a Verzi. La mia direzione è stata quella di continuare con la stessa passione ciò che con tanta dedizione ed amore hanno iniziato i miei genitori, portando avanti l’attività con i principi etici di un’agricoltura sana, naturale ed il più sostenibile possibile.
Ogni anno mi piace introdurre novità per diversificare l’offerta. Nel 2020 abbiamo iniziato la coltivazione del lampone, dopo un accurato studio e ricerca di varietà pregiata. Attualmente abbiamo intrapreso l’attività di trasformazione dei nostri ortaggi e frutta in conserva, realizzando ad esempio la passata di pomodoro, verdure sott’olio extravergine e composte di frutta all’ 80%. "
La vendita dei suoi prodotti avviene tutte le mattine direttamente presso il mercatino agricolo di Loano in Piazza San Francesco, o tramite consegna a domicilio, contattandola al numero 339/1481990.
Un incontro fortuito per noi, che aggiunge un grandissimo valore alle risorse che il nostro territorio può vantare.
Salutata Valentina, che per l'occasione ci regala un bel cavolo (non molto comodo nello zaino ma comunque davvero gradito), ci dirigiamo verso la parte finale del Karma Trail, secondo stage facente parte dell'Enduro World Series di MTB più lungo mai realizzato: 8.3km, con quasi 1100 mt di dislivello.
Lo percorriamo, ovviamente a piedi, per circa 400 metri, fino ad un bivio, dove seguiamo la sinistra, abbandonandolo definitivamente.
Una lunga e lieve discesa ci accompagna attraverso il bosco di macchia facendoci perdere un po'di quota sino alla sommità di un vallone pianeggiante, si tratta del monte Marmi di appena 303 mt di altezza.
Da questo punto, nonostante la poca elevazione, possiamo godere comunque di un bellissimo panorama che si estende a 360° su Loano e sul Mar Ligure, impossibile non immortalarlo in qualche scatto. Compiamo una specie di piccolissimo anello ai piedi dell'altura e ritorniamo alla sterrata dove prima abbiamo ignorato una palina (caspita, proprio non l'avevamo vista) che ci instrada verso Santa Libera (20 minuti da qui) attraverso il Sentiero Liguria, tappa 20.
Il bosco prende nuovamente il sopravvento e noi a zig zag lungo alcuni tornanti sfociamo su di una stretta strada asfaltata, via Santa Libera appunto.
La percorriamo in salita tenendo la sinistra e, affiancato un fitto uliveto ben tenuto con alcuni casotti adibiti a rimessaggio, eccoci sullo spiazzo sommitale dove sorge la chiesetta di Santa Libera.
L’intitolazione della chiesetta di Borgata Quarzi a Santa Liberata risale al Settecento. Il culto della Santa era giunto nella località campestre via mare; durante le due guerre che caratterizzarono il XX secolo i giovani loanesi invocarono la protezione della Santa e al temine del secondo conflitto la portarono in processione. Ogni anno, dal 15 al 17 settembre, nel prato antistante il Santuario, si svolge la tradizionale sagra con piatti tipici liguri e alcune specialità della cucina “verzina”, organizzata dall’Associazione Verzi Group.
I resti della Santa li possiamo trovare nella Parrocchia dell'Annunziata sita in Borgata Chiesa a Verzi, dove il parroco Don Angelo Chizzolini è sempre disponibile a raccontarne la storia.
Oltrepassiamo così l'edificio religioso e continuiamo il nostro itinerario sulla panoramica.
In poco meno di un quarto d'ora ci ritroviamo in Località Isola Inferiore che, insieme a Borgarino e Castagnabanca completano le borgate della frazione Verzi di Loano.

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Today we are in Verzi, a hamlet of Loano, located on the first hill at the foot of Monte Carmo.
Our itinerary starts near the pizzeria 'L'Agricola', a historic Loano business where every evening you can enjoy a delicious farinata cooked in a wood-fired oven, strictly according to the ancient Ligurian recipe, which uses chickpea flour. It is right next door that we park our car.
The main village from which we start our walk is Borgata Case, which we follow slightly uphill until we reach the junction with Borgata Isola Superiore, on the left, where we cross a bridge over the Nimbalto stream. The road continues along a bend and then another, passing in front of the small church of the Visitation of the Blessed Virgin Mary to Saint Elizabeth, better known as the Chapel of the Isola.
The locality in which we find ourselves is characterised by low and very often rural houses, (some very well restored) dry stone walls, vegetable gardens and olive groves. We continue on without a break almost to the top of the road, where a concrete bridge crosses the stream that we have now passed on the right. We ignore it to stop instead at the square where there is a more characteristic Roman bridge, built near the "Pastunei" spring from which we fill our water bottles.
The area is very characteristic, a sort of small oasis of peace where you can relax while listening to the roar of the waters flowing towards the sea.
From time to time pools of crystal-clear water form between the stones and the foliage, and the reflection of the blue sky makes them look like small lakes.
We get back on the main road and ignore the signpost indicating "Santa Libera" in the hamlet of Molini and continue to the right, still slightly uphill. We follow the stream along a path of wetlands and low shrubs. What strikes our attention are the numerous cultivations of eucalyptus plants in the Baby Blue and Cinerea varieties, almost exclusive to these areas and the Maremola Valley.
This is a strong and constantly expanding trend, oriented towards the development of the cultivation of 'Ornamental Green', also called 'Green Gold', which is so profitable that it sometimes leads to the conversion of orchards and olive groves. At the same time, cooperatives and consortia have been set up to supply the greenery. The market most interested in buying this type of plant is mainly Dutch and Belgian. Periodically, the pruning of the foliage takes the turn of the general flower market in San Remo and then leaves for northern Europe.
Returning to the route, the end of the asphalt road coincides with the closure of the driveway to continue on a paved road with clear signs of MTB tyres. At this junction we are intrigued by a vegetable garden cultivated with cabbages, with some people working in it. As good storytellers always looking for anecdotes to tell, we draw attention to ourselves and Valentina Pistone, a young local farmer, approaches us.
We quickly made friends and told her about our project to promote the area, which also involves getting to know situations like hers.
Valentina, who was born in 1987, invites us to go through the handcrafted wooden gate, made mainly of recycled boards, and makes us sit on two overturned fruit crates.
overturned fruit crates. She tells us that her farm 'Le Giaie', founded together with her parents Silvano and Piera, has been operating for many years in the district, dividing its time between Verzi di Loano and Giustenice.
It is a typical example of a fractioned farm in the Ligurian hinterland due to the harshness of the land. Valentina has decided to maintain the rural tradition and to carry out, probably against the trend, a respectful agriculture, relying therefore a lot on manual work.
In 2009 she began her adventure at the helm of the family business, precisely three years after obtaining her diploma in Agrotechnics.
He describes himself as follows: "There have been many initiatives and improvements over the years, already started by my parents, who built the first tunnel structures in the early 1990s to allow the cultivation of vegetables throughout the year, and which are now present in Borgata Isola Inferiore here in Verzi. My direction has been to continue with the same passion what my parents started with such dedication and love, carrying on the activity with the ethical principles of healthy, natural and as sustainable as possible agriculture.
Every year I like to introduce something new to diversify the offer. In 2020 we started growing raspberries, after a careful study and search for valuable varieties. We have now started processing our vegetables and fruit into preserves, for example tomato puree, vegetables in extra virgin olive oil and 80% fruit compotes. "
Her products are sold every morning directly at the farmers' market in Loano in Piazza San Francesco, or by home delivery, by contacting her on 339/1481990.
A chance meeting for us, which adds great value to the resources that our area can boast.
After saying goodbye to Valentina, who gives us a nice cabbage for the occasion (not very comfortable in the backpack, but still very welcome), we head towards the final part of the Karma Trail, the second longest stage of the MTB Enduro World Series: 8.3km, with almost 1100m of elevation gain.
We ride it, obviously on foot, for about 400 metres, until we reach a fork, where we follow the left, abandoning it for good.
A long and gentle descent accompanies us through the scrub forest, causing us to lose some altitude until we reach the top of a flat valley, Mount Marmi, just 303 metres high.
From this point, despite the low elevation, we can still enjoy a beautiful 360° panorama of Loano and the Ligurian Sea, impossible not to capture it in a few shots. We make a sort of small loop at the foot of the hill and return to the dirt road where we ignored a signpost (gosh, we really didn't see it) which directs us towards Santa Libera (20 minutes from here) through the Sentiero Liguria, stage 20.
The forest takes over again and we zigzag along some hairpin bends to reach a narrow asphalt road, via Santa Libera.
We follow it uphill, keeping to the left, and after passing a thick, well-kept olive grove with a few cottages used for storage, we come to the clearing at the top where the small church of Santa Libera stands.
The dedication of the small church of Borgata Quarzi to Santa Liberata dates back to the 18th century. The cult of the saint had arrived in the rural locality by sea; during the two wars that characterised the 20th century, the young people of Loano invoked the protection of the saint and at the end of the second conflict they carried her in procession. Every year, from 15 to 17 September, on the lawn in front of the Sanctuary, there is a traditional festival with typical Ligurian dishes and some specialities of "verzina" cuisine, organised by the Verzi Group Association.
The remains of the Saint can be found in the Parish Church of the Annunziata in Borgata Chiesa in Verzi, where the parish priest, Don Angelo Chizzolini, is always available to tell the story.
We thus pass the religious building and continue our itinerary along the panoramic road.
In just under a quarter of an hour we find ourselves in Isola Inferiore, which together with Borgarino and Castagnabanca complete the hamlets of the Verzi district of Loano.

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