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h 1:30

Reisezeit

1,20 Km

Pfadlänge

50 mt

Höhenunterschied

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Dopo aver percorso l'entroterra alassino nel nostro numero "Laigueglia, more than sea", scendiamo verso la costa per visitare uno degli affascinanti Parchi più Belli d'Italia, ovvero i Giardini di Villa della Pergola. Insieme a noi c'è la preparatissima guida Davide. Il percorso inizia appena varcato l'imponente cancello, via d'accesso principale che conduce sì al giardino, ma anche al prestigioso Relais & Chateaux "Villa Della Pergola" e al ristorante stellato "Nove"!
La villa nacque originariamente come abitazione estiva dei conti della Lengueglia fino a quando, nel 1870, venne acquistata dal Generale scozzese McMurdo con l’intento di trasformarla da podere agricolo a residenza privata in cui risiedere con la famiglia. I lavori iniziarono con la costruzione dell’attuale “villino”, battezzato Casa Napier in onore del suocero, un edificio di due piani con un’alta loggia e un colonnato sulla facciata, che riprende lo stile coloniale inglese. Seguì poi la costruzione della villa principale, anch’essa dotata di loggia, sopra cui spiccano delle cupole rivestite con le maioliche provenienti da Albisola.
McMurdo intervenne anche sul giardino affiancando ai già presenti agrumi, piante di carrubo, ulivi e nuove piante ornamentali. Alla sua morte, avvenuta nel 1894, le ville passarono prima alla famiglia Dalrymple, e poi ai discendenti della famiglia Hanbury, che aggiunsero altre varietà di piante e fiori alla collezione fino a rendere il giardino oggetto di grande fama e ammirazione anche oltre confine.
Il parco divenne così sempre più bello e vario, grazie soprattutto alle particolari piante che vi crescevano. Il periodo di splendore si concluse con l’avvento della guerra: come tutti gli inglesi anche gli Hanbury tornarono in patria abbandonando la villa e i giardini che via via ne subirono il degrado. Nel 2006 questi spazi rischiarono di trasformarsi fondamenta di lussuosi palazzi, per fortuna però, la famiglia di Antonio Ricci si aggiudicò all’asta la proprietà, avviandone un sapiente restauro. L'oggetto della nostra visita odierna è frutto del paziente lavoro di Paolo Pejrone, architetto paesaggista torinese, specializzato nella progettazione di giardini. Adottando un restauro conservativo e studiando attentamente le sbiadite fotografie del parco ai tempi degli Hanbury, il parco è tornato al suo stato originale, mantenendo intatti i diversi livelli terrazzati alternati da romantiche terrazzine coperte da pergole fiorite, da cui si può contemplare il mare.
Passeggiando nel parco si incontra un’incredibile varietà di piante come i locali pini marittimi, carrubi, ulivi ed eucaliptus ma anche più esotici banani, palme, aloe e agave. Nella ripiantumazione avvenuta durante il restauro si è introdotta una notevole collezione di cactacee comprendenti esemplari dalle forme stravaganti e sorprendenti, provenienti da mezzo mondo. Caratteristici e incantevoli stagni, dimora di ninfee e fiori di loto, armonizzano il paesaggio permettendo di notare anche una pianta preistorica originaria dell'Australia, di cui si contano meno di cento esemplari al mondo; parliamo della "Wollemia Nobilis".
Il vanto del giardino però è strettamente riconducibile ad un paio di varietà floristiche un po' più comuni, ovvero glicini e agapanthus.
Non a caso il nome della villa deriva infatti dalle pergole ("topie" in dialetto ligure), che collegano i diversi livelli del parco, ricoperte interamente da profumatissimi glicini. Una collezione importante frutto di una sapiente ricerca, che comprende più di 35 diverse varietà, differenti per colori e dimensioni.
Ma se 35 può sembrare un numero importante, spostandoci a contare la varietà di agapanthus, rimaniamo basiti: con oltre 500 tipologie differenti, quella che abbiamo davanti è tra le collezioni più importanti di tutta Europa.
Un'esperienza davvero inaspettata che sicuramente dev'essere ripetuta più volte durante l'anno avendo così modo di poter ammirare le diverse fioriture: tra glicini in aprile-maggio, agapanthus in luglio e fiori di loto in agosto, la scelta è davvero varia e sempre diversa!

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Routengalerie

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