San Pietrino e la riconnessione alla natura
Quello che oggi vi andiamo a proporre va al di la del semplice trekking alla scoperta del nostro entroterra.
Come chi ci legge già da tempo sa, il nostro intento è quello di proporre sempre qualcosa di nuovo per solleticare la voglia di Liguria.
Insieme a Pamela Rossignolo, insegnate Yoga certificata Csen, abbiamo voluto sperimentare la pratica meditativa a stretto contatto con il bosco e la natura che ci circonda.
Partiamo dalla piazza comunale di Boissano dove lasciamo l'auto in un parcheggio nelle vicinanze e, appena superata la parrocchiale di San Paolo, seguiamo le indicazioni rosse del Sentiero Liguria, direzione San Pietrino ai Monti.
La traccia è ben evidente e segnalata a dovere; traversiamo così la borgata Ca Di Gandarin caratterizzata dalla presenza di numerose case in pietra finemente recuperate, ognuna con una superba vista mare.
Il sentiero, di per se facile, presenta una pendenza lieve ma costante, tutta su acciottolato. Lungo il percorso frequenti sono i resti di edifici in pietra che testimoniano l'attaccamento dei boissanesi alla terra: alcune caselle avevano la funzione di riparo sia per i pastori che portavano gli animali sui pascoli alle pendici del Monte Ravinèt e del Monte Carmo, sia per i boscaioli locali, molto attivi in questa zona. Un rafforzativo a questa tesi è anche l'indicazione sui libri di storia del nome "abeveraiu" (abbeveratoio) con il quale si indicava questa località.
Oltre a questi, anche un altro edificio è importante testimonianza della forte presenza dei boissanesi sul territorio, ovvero i ruderi della chiesetta di San Paolo.
La particolarità del percorso, come dicevamo, tutto formato da un sentiero in pietra acciottolata, è anche legato al suo utilizzo nel 1795 da parte delle truppe napoleoniche impegnate in un epico scontro con l'esercito austro-sardo in quella che è più comunemente nota come battaglia di Loano.
Arriviamo in 45 minuti al pendio prativo dinnanzi alla piccola chiesetta di San Pietrino (si dice esser stata eretta "in economia" dato l'impedimento da parte dei toiranesi imposto ai boissanesi al poter raggiungere la chiesa di San Pietro, poco distante, dovuto alla forte rivalità tra i due comuni) e la forte attrazione tra me e il suonare la campana non tarda ad arrivare!
Qui Pamela comincia a farci scoprire lo yoga tramite una meditazione profonda; l’autunno è il periodo dell’anno che più rappresenta il cambiamento, tutto si trasforma, il paesaggio cambia i colori, le foglie si lasciano andare al suolo e le temperature si abbassano. Tutto si prepara al riposo invernale per poi riprendere vita in primavera, in un perpetuo ciclo di rigenerazione; proprio per questo la sua voce ci accompagna in una connessione del nostro io più profondo alla natura che ci circonda, lasciandoci trasportare e abbandonando ciò che non ci serve più, dandoci la possibilità di scaricare scorie e negatività.
A piedi nudi creiamo il contatto con la terra, preparandoci un posto caldo e accogliente dove ritirarci per poi germogliare più rigogliosi che mai alla comparsa dei primi tepori primaverili, trasportandoci con fiducia al cambiamento, senza averne paura. Una pratica durata 40 minuti nella quale abbiamo appreso la sua filosofia, fidandoci della sua voce e della sua professionalità. Il rientro all'auto avviene seguendo una parte di sentiero terre alte con deviazione per il Villaggio Losano, dando forma all'anello che avevamo previsto di effettuare, attraversando il bosco più fitto e umido sino ai pressi della cava di Boissano,
What we are proposing today goes beyond simple trekking to discover our hinterland.
As those who have been reading us for some time now know, our aim is always to offer something new to whet your appetite for Liguria.
Together with Pamela Rossignolo, a Csen-certified yoga teacher, we wanted to experiment with meditative practice in close contact with the woods and the nature that surrounds us.
We set off from the town square in Boissano where we left our car in a nearby car park and, just past the parish church of San Paolo, we followed the red signs of the Sentiero Liguria, in the direction of San Pietrino ai Monti.
The trail is well marked and clearly visible; we cross the hamlet of Ca Di Gandarin, characterised by the presence of numerous finely restored stone houses, each with a superb view of the sea.
The path, which is easy in itself, has a slight but constant slope, all on cobblestones. Along the way, there are frequent remains of stone buildings that testify to the Boissanesi's attachment to the land: some of the houses served as shelters both for the shepherds who brought their animals to the pastures on the slopes of Monte Ravinèt and Monte Carmo, and for the local woodcutters, who were very active in this area. A reinforcement to this thesis is also the indication in history books of the name "abeveraiu" (drinking trough) with which this locality was indicated.
In addition to these, there is another important building that bears witness to the strong presence of the Boissanesi in the area, namely the ruins of the small church of San Paolo.
The peculiarity of the path, as we were saying, all made up of a cobbled stone path, is also linked to its use in 1795 by Napoleon's troops engaged in an epic clash with the Austro-Sardinian army in what is more commonly known as the Battle of Loano.
We arrive in 45 minutes at the meadowy slope in front of the small church of San Pietrino (it is said to have been built "in economy" given the impediment imposed by the people of Totoirano on the people of Boissano to be able to reach the church of San Pietro, not far away, due to the strong rivalry between the two municipalities) and the strong attraction between me and the ringing of the bell doesn't take long to arrive!
Here Pamela begins to introduce us to yoga through deep meditation; autumn is the time of year that most represents change, everything is transformed, the landscape changes colours, the leaves let go to the ground and the temperatures drop. Everything prepares for the winter rest and then comes back to life in spring, in a perpetual cycle of regeneration; this is why its voice accompanies us in a connection of our deepest self to the nature that surrounds us, letting us transport and abandoning what we don't need anymore, giving us the possibility to discharge waste and negativity.
Barefoot we create contact with the earth, preparing a warm and welcoming place to retreat to then sprout more luxuriant than ever at the appearance of the first warmth of spring, transporting us with confidence to change, without fear. A 40-minute practice in which we learned his philosophy, trusting his voice and his professionalism. We returned to the car following a part of the terre alte path with a diversion to Villaggio Losano, giving shape to the ring we had planned to make, crossing the thickest and most humid woodland until we reached the quarry at Boissano.